Non tutti hanno mai sentito parlare di ghosting o orbiting o zombieing: questi tre termini colloquiali anglosassoni sono usati per indicare tre modalità relazionali che risultano essere altamente disfunzionali.
Proverò ora ad affrontarli uno alla volta.
Il Ghosting indica una strategia immatura, indiretta e aggressiva che ha lo scopo di mettere fine a una relazione attraverso una vera e propria sparizione improvvisa; chi la mette in atto, infatti, diventa un “fantasma”, scomparendo letteralmente nel nulla da un giorno all’altro.
È un fenomeno facilmente individuabile nei rapporti di coppia anche se può verificarsi in tutti gli altri contesti relazioni, come quelli amicali o lavorativi fino ad arrivare perfino a quelli terapeutici.
La tecnologia facilita la messa in atto di questa modalità relazionale perché consente con una semplicità estrema di interrompere la comunicazione con la persona con la quale non si vuole appunto più comunicare ad esempio bloccandola su whatsapp o bloccando il suo numero per non riceverne più le chiamate o bloccandone perfino il profilo sui social network.
Attraverso questa sparizione improvvisa si interrompe ogni possibile modalità comunicativa e ogni tentativo di contatto da parte di chi ne è vittima.
Inoltre attraverso il ghosting si comunica all’altro che non si esiste più per lui e indirettamente si comunica inoltre che la relazione appena interrotta non è mai esistita: questi messaggi sono altamente angoscianti e portano la vittima a percepirsi completamente impotente di fronte a tutto ciò.
Colui che agisce il ghosting probabilmente non conosce altre modalità relazionali funzionali per interrompere una relazione; la sparizione consente inoltre di non sentire quella che è la sofferenza dell’altro nel momento in cui si decide di chiudere una storia.
Inoltre il ghosting appartiene a persone che hanno uno stile di attaccamento evitante e che mal tollerano un legame di dipendenza forte e intenso decidendo, quindi, di abbandonare prima che emerga la possibilità di essere abbandonati: questo consente di mantenere il controllo sulla relazione, sulle proprie emozioni, sull’altro e su ciò che accade intorno a sé stessi.
Il fenomeno del ghosting genera un paradosso perché porta a interrompere la relazione in modo improvviso eppure essa si intensifica per colui che ne è vittima: chi subisce, infatti, questa modalità relazionale non trova spiegazioni di quanto accaduto, non comprende perché ciò è avvenuto e si sente, come detto precedentemente, impotente e questo porta a legarsi ancora di più alla relazione “fantasma”. Diventa infatti di vitale importanza cercare di capire il perché di quanto avvenuto per non rimanere più soli con i propri dubbi, i propri sensi di colpa e i propri pensieri.
Ecco perché il ghosting rappresenta una vera e propria ferita emotiva.
Lo Zombieing indica una modalità relazionale nella quale colui che prima era sparito “risuscita” proprio come uno zombie attraverso un messaggio o una chiamata o un semplice contatto casuale su un social network. Chi riemerge lo fa senza dare spiegazioni, riagganciando l’altro come se nulla fosse, come se non fosse mai sparito.
Chi risuscita lo fa nel momento in cui sente il bisogno di soddisfare i propri bisogni emotivi e narcisistici: ad esempio sente il bisogno di essere amato o ammirato o necessita di una presa di cura affettiva.
Il riaggancio avviene, quindi, esclusivamente per sé stessi, non vi è un vero e proprio interesse nei confronti dell’altro nonostante le parole “del riaggancio” risultino essere estremamente lusinghiere ed attrattive.
Chi attua questa modalità relazionale molto probabilmente presenta tratti di personalità narcisistica, risulta essere poco empatico e con grosse fragilità emotive e nelle capacità comunicative.
Questa modalità comportamentale porta la vittima a stare molto male innanzitutto perché genera confusione in quanto chi riappare lo fa senza alcuna spiegazione e poi perché porta a riaprire tutte quelle ferite legate all’abbandono che si erano generate nel momento in cui la persona se n’era andata.
L’Orbiting è una modalità relazionale che porta l’ex a “orbitare” continuamente intorno mantenendo in questo modo l’aggancio anche attraverso l’uso dei social ad esempio con dei like alle foto sui social network come instagram.
Questo non consente di avere lo spazio mentale e fisico necessario per elaborare la fine di una relazione.
Coloro che orbitano sono persone che necessitano avere un controllo sull’altro e sul mondo circostante per nutrire quella che è la loro esigenza di onnipotenza e un’autostima carente.
Comments are closed