Terapia di coppia: la nascita della coppia.
La coppia non è caratterizzata da una relazione statica ma questa tende a cambiare nel tempo, proprio come le persone che la compongono.
La coppia è caratterizzata da un proprio ciclo vitale che inizia quando i due individui si
incontrano; questo momento è spesso contrassegnato dall’auto-creazione di illusioni circa le caratteristiche di lui/lei che spesso sottendono i propri desideri, bisogni e aspettative.
Successivamente si arriva, però, al momento della delusione e della disillusione: questi
rappresentano dei mutamenti molto delicati nel determinare o meno un proseguo più maturo della coppia, la rinegoziazione di nuove regole e l’apertura ad una nuova fase di vita della coppia stessa.
La relazione di coppia è anche un incastro di storie relazionali in quanto ogni partner ha una propria storia unica e radicata nella propria famiglia di origine; queste esperienze passate influenzano il rapporto a due. Quindi quando si parla di coppia non si intendono solo due individui, ma anche la loro relazione: la coppia è, perciò, composta da tre parti, due individui e una relazione: io, tu, noi.
La relazione è il modo di stare insieme, unico e specifico di quella particolare coppia: ad
esempio il loro stile di comunicazione o la modalità con cui vengono affrontati ed evitati
i conflitti.
Terapia di coppia: quando una coppia entra in crisi e chiede aiuto?
Ogni coppia attraversa diversi periodi di crisi e le crisi di per sé non rappresentano necessariamente delle fasi catastrofiche; in alcuni casi, però, le persone faticano da sole a risolvere i conflitti presenti ma poche decidono di affrontare un percorso di terapia: così aumenta sempre di più sia il numero di coppie che giunge alla decisione di separarsi senza aver prima tentato di accedere ad un percorso di aiuto esterno sia il numero di coppie che continua a mantenere un legame disfunzionale vivendo in maniera frustrata e rassegnata.
Le motivazioni con le quali una coppia si rivolge allo psicologo possono essere diverse quali ad esempio dei cambiamenti di vita come la nascita di un figlio, lutti, trasferimenti, la perdita del lavoro, l’insorgere di una malattia, mancanza di fiducia nel partner, incapacità di parlare in modo costruttivo…
Altre motivazioni possono, invece, essere accompagnate da forti sensi di vergogna ed essere, quindi, più difficili da svelare: come, per esempio, i tradimenti (sia sessuali che psicologici, come l’assenza del partner in un momento di forte vulnerabilità e bisogno) o le disfunzioni sessuali che impediscono alle persone di vivere l’intimità nella coppia in maniera serena e soddisfacente.
Una coppia che arriva a chiedere aiuto spesso è bloccata da tempo nelle dinamiche della
coppia stessa e ripete soluzioni che, però, nel passato si sono già dimostrate fallimentari
determinando intorno alla coppia stessa la sensazione di vivere in un silenzio assordante in quanto i tentativi di cambiamento continuano a essere inutili.
Inoltre spesso accade che ciascuno dei due membri della coppia cerca costantemente di cambiare e/o incolpare l’altro senza considerare la propria partecipazione e responsabilità. Tutto ciò può determinare un’esasperazione del conflitto che arriva a bloccare sia l’evoluzione della coppia che quella individuale.
Terapia di coppia: a cosa serve?
La terapia di coppia si rivolge alla coppia: l’attenzione viene focalizzata sulla relazione e sui cambiamenti che possono essere apportati per cercare di superare la crisi e recuperare un’intesa per poter vivere la relazione in modo più costruttivo e soddisfacente.
Lo sguardo “terzo” sulla coppia, ovvero un punto di vista esterno, può aiutare la coppia a
trovare un approccio nuovo ai problemi, una diversa modalità di lettura dei conflitti e strumenti più efficaci per superarli.
Attraverso la terapia di coppia, infatti, si cerca di risolvere l’eventuale ostilità presente e
fornire alle due persone la capacità di auto-osservarsi, riscoprendo se’ stessi e il partner sotto una nuova luce.
Si arriva così a sviluppare risorse utili a innescare un cambiamento nella coppia, a muoversi da una situazione di stallo e dalla percezione di impotenza ad essa associata, recuperando la dimensione comunicativa e relazionale persa da tempo.
La terapia di coppia serve a riscoprire appunto, adattare e incentivare quelle risorse costruttive che sono intrinseche in ogni coppia per cercare di ristabilire un benessere non solo relazionale ma anche individuale.
Ecco che quindi la terapia di coppia può essere un valido strumento di aiuto e di ascolto
della relazione.
Terapia di coppia: come può svolgersi.
Come può svolgersi una terapia di coppia?
Innanzitutto ogni terapia prevederà una prima fase di consulenza, fondamentale per impostare il lavoro e instaurare un clima di fiducia, attraverso la raccolta di informazioni sulle ragioni che hanno portato la coppia a richiedere aiuto e l’esplorazione delle rispettive interpretazioni del problema, delle aspettative, dei tentativi fatti.
L’obiettivo è arrivare a definire un contratto di lavoro terapeutico non ambiguo tra i due
membri della coppia e lo psicologo.
L’incontro con uno psicologo aiuterà i due partner a mettere a fuoco il significato del o dei problemi, contestualizzandoli anche alla luce della fase del ciclo vitale in cui esso o essi si manifestano, delle regole di relazione della coppia, della storia personale dei singoli individui e di quella delle loro famiglie d’origine.
Verrà a questo punto definito il passaggio alla fase di terapia, che prevede generalmente colloqui della durata di circa un’ora ciascuno a cadenza settimanale, quindicinale o mensile, a seconda delle situazioni e del grado di conflittualità.
La relazione terapeutica che si instaurerà cercherà di modificare le dinamiche ripetitive
disfunzionali che la coppia mette in atto per riportarla ad un equilibrio più funzionale, facendo leva sulla motivazione e sulle risorse dei partner.
Inoltre i partner verranno aiutati a migliorare la propria capacità di empatizzare reciprocamente l’uno con l’altro attraverso anche la comprensione delle emozioni e dei bisogni (spesso nascosti propri e dell’altro) e imparando a cogliere il punto di vista dell’altro e non solo il proprio.
Fare terapia di coppia quindi non vuol dire cercare un modo per fare stare assieme le persone che richiedono di intraprendere questo percorso terapeutico, ma cercare di capire se c’è ancora uno spazio in cui interagire, in cui trovare una comunicazione, un confronto senza giudicare l’altro.
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